Le malocclusioni nei cani sono
frequenti e sono spesso causa di gravi problemi
funzionali. Spesso non sono diagnosticate
precocemente, a volte affatto, mentre una diagnosi
precoce permetterebbe di intervenire precocemente
limitando i danni e riducendo il ricorso a
interventi particolarmente costosi per i
proprieterio e fastidiosi per l'animale. Occorre
quindi sempre seguire attentamente la dentizione nel
cucciolo fino alla completa eruzione dei denti
definitivi che si completa intorno ai 6-7 mesi.
Un problema particolarmente frequente
è la persistenza dei denti da latte che interessa
soprattutto i canini, ma a volte anche incisivi e
premolari. Questa da origine non solo a una notevole
riduzione dell'igiene orale, infatti in questi casi
si hanno un gran numero di interstizi ove si
accumulano resti di cibo, ma anche a deviazioni dei
denti definitivi.
Una delle malocclusioni più frequenti
è la cosiddetta "mandibula angusta", di cui è
concausa la persistenza dei canini da latte
inferiori: i canini definitivi non trovando spazio
crescono verticalmente lesionando la mucosa del
palato. Il problema può essere mono o bilaterale, e
in casi estremi si può causare necrosi ossea una
fistola oro-nasale con gravi complicazioni
rinologiche. Ricordiamo quindi che i canini da latte
devono, come ci si accorge dell'anomalia, essere
estratti con l'intera radice.

Altra malocclusione frequente è la
deviazione rostrale del canino definitivo, anche in
questo caso un intervento precoce permette di
ottenere i migliori risultati. Accanto a gravi
problemi occlusali di natura scheletrica ereditaria
in cui si ha l'eccessivo allungamento di mascella o
mandibola (enognatismo e prognatismo), si riscontra
una vasta gamma di problematiche dovute a traumi,
infezioni, e cattivi comportameti come il giocare
con pietre e legni o l'azzannare le sbarre della
gabbia.
Ricordiamo inoltre che le
malocclusioni si aggravano nel tempo, infatti le
continue sollecitazioni fra i denti ne aumentano la
deviazione.
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